Biologa Nutrizionista: intervista a Chiara Cammarata

Biologa nutrizionista: chi è e cosa fa?

Una vita sana ed equilibrata passa, ovviamente, dalla nutrizione oltre che dal movimento. 

Chiara Cammarata, biologa nutrizionista, chiarisce le differenze fra le varie figure professionali che si occupano di nutrizione e ci racconta il suo approccio al cibo e alle diete.

Ciao Chiara, ci racconti il tuo percorso professionale come biologa nutrizionista?

Sono di Alcamo, un paese in provincia di Trapani.  Mi sono formata a Roma come Biologa ed ho intrapreso la specializzazione in “Scienze della Nutrizione per la salute umana” presso l’Università di Bari. Dopo il tirocinio in Nutrizione clinica ed oncologica, ho conseguito un Master in Nutrizione clinica. Con l’abilitazione ho lavorato come Nutrizionista presso il Centro di Fisioterapia Manipolativa Ortopedica MTlab a Bari.

Sono appassionata di fisiologia, biochimica ed endocrinologia umana. I miei studi principali si concentrano sulla Nutraceutica, cioè sulla farmacocinetica dei composti bioattivi presenti in piante e spezie e dei loro effetti benefici sull’uomo.

Che differenza c’è tra le professioni: nutrizionista, biologa nutrizionista e dietista?

Il dietista possiede una laurea triennale in Scienze e tecniche dietetiche e può elaborare diete non grammate.

Il nutrizionista è un laureato in Biologia, Farmacia o Dietistica con un’ulteriore specializzazione in Scienze della Nutrizione. Può elaborare terapie dietetiche con grammature e prescrivere integratori ma non farmaci.

Il dietologo è un medico specializzato in Nutrizione, si occupa principalmente dei pazienti ospedalizzati o con patologie per cui la dieta viene sempre affiancata e sorretta da un’adeguata terapia farmacologica.

Quale approccio utilizzi per prescrivere le diete ai tuoi pazienti?

Il mio approccio differisce a seconda dello stato fisiopatologico della persona ma tende ad essere il più morbido possibile, ricalcando l’idea che ho della Nutrizione e del cibo. 

Ognuno ha diritto di stare a proprio agio nel proprio corpo e questo è assolutamente distaccato dal concetto di “taglia”.

Il mio lavoro termina quando la persona di fronte a me si guarda allo specchio e sorride, quando il medico rimuove un farmaco, quando si hanno energie e salute per fare tutto ciò che si ama. 

Il mio scopo è quello di “comunicare” e far percepire l’alimentazione come percorso per volersi bene, come nostro alleato per funzionare meglio, tutelare la salute e potenziare la percezione di sé stessi nel mondo.

Quanto è difficile far comprendere che mangiare sano è una scelta per la salute che fa star bene e non una condanna all’infelicità?

Si può e si dovrebbe vivere felici senza aver paura del cibo.

Quello che può fare la differenza è l’approccio con cui ci interfacciamo al cibo, il modo con cui lo viviamo!

Hai perfettamente ragione, si parte troppo spesso dal preconcetto di dieta come restrizione, in tantissimi arrivano dopo il perseguimento di regimi con diuretici, utilizzo di iniezioni per la cellulite, zucchine a colazione o in cui alimenti come pistacchi, cioccolata o gelato sono demonizzati.

Comunicare l’alimentazione come scelta per farsi del bene e non come condanna può non essere semplice ma è dimostrabile!

Credi sia necessario avere una grande forza di volontà per seguire una sana alimentazione?

Le persone attuano grandi cambiamenti se spinte da grandi motivazioni. Non è una questione di volontà, è questione di motivazione, di capire dove si vuole arrivare e come lo si vuole fare.

Lo sgarro. Secondo te è giusto definire così un pasto? 

Tutte le persone mangiano alimenti saporiti o “junk”, io per prima. Considero improponibile e inverosimile l’idea di non farlo per tantissimi fattori come la convivialità, il contesto in cui viviamo, la reperibilità dei prodotti ecc.

È per questo che gli sgarri sono inseriti in piccole porzioni durante tutta la settimana. Buono stile di vita non vuol dire non concedersi ciò che piace ma farlo in modo sereno. Pensare al sabato come unico giorno libero farà mangiare in maniera poco rilassata durante tutta la settimana in attesa dell’unico giorno in cui mangiare tantissimo. 

Poiché non lo trovo funzionale, tendo a scoraggiare questo meccanismo.

Terminato il percorso con una biologa nutrizionista o altro professionista potrebbero nascere incertezze sul proprio stile alimentare. Come si affronta la situazione? 

È una domanda lecita ma generalmente non lo riscontro. Una volta posti e raggiunti degli obiettivi procedo immediatamente alla reintroduzione dei cibi più golosi fino ad educare al mantenimento del peso all’interno di una dieta varia e compatibile con la socialità della persona. 

L’idea è di far abituare a mangiare tutto, ovunque ed in qualsiasi situazione senza aver necessità di “controllare” l’alimentazione ma prendendo piccole, sane abitudini quotidiane che possono essere: la preferenza di un cibo rispetto ad un altro in un locale, la passeggiata/attività sportiva preferita qualche volta a settimana, mangiare senza abbuffarsi ecc. 

Conclusioni

Grazie mille Chiara sei stata esaustiva e ci hai trasmesso un esempio di come l’equilibrio sia la chiave nell’alimentazione ma in generale nella vita.

Nessun eccesso è mai salutare.

Per chi avesse voglia di approfondire può visitare il sito della dottoressa: chiaracammarata o la pagina Facebook.

Chiara Cammarata

Si forma a Roma come Biologa specializzandosi in “Scienze della Nutrizione per la salute umana” a Bari. Consegue un master in Nutrizione clinica e con l’abilitazione lavora come Nutrizionista a Bari.

La collaborazione con i Dottori Maselli, Pennella e Cataldi, professionisti, professori e ricercatori nel settore le permette di sostenere una parte fondamentale del percorso terapeutico di pazienti anche con dolore neuro muscolo scheletrico e reumatico.

7 pensieri riguardo “Biologa Nutrizionista: intervista a Chiara Cammarata”

  1. Complimenti vivissimi a Chiara che ha parlato con grande preparazione, chiarezza e serenità di un argomento che spesso crea disagio perché fa pensare subito a regimi restrittivi, lei invece ha parlato di stile alimentare come di un’opportunità di sentirsi bene.

  2. Brava Chiara intervista interessante e belle parole.ti auguro una carriera prosperosa ed una vita serena , per quello che tu desideri

  3. Complimenti! La dottoressa Cammarata apre prospettive di vita sana felice piena di energie. Questo è un grande contributo sociale al benessere di se stessi e delle persone con le quali si vive a stretto contatto.
    Grazie
    rosanna

    1. È verissimo Rosanna!
      Parlare con la Dottoressa è stato davvero interessante.
      Sono contenta che le sia piaciuta l’intervista.

      Grazie a lei, la aspetto sul blog per i prossimi articoli 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *