Personal trainer | Intervista a Matteo Bartoli

Personal trainer: chi meglio di loro può sciogliere dubbi, interrogativi e curiosità intorno al mondo del fit?

L’informazione intorno ad allenamento, riposo e alimentazione sono fondamentali, per questo ho deciso di intervistare coloro che ogni giorno si mettono in gioco in prima persona allenando se stessi e gli altri.

Penso sia utile e necessario avere risposte chiare, così ho dato vita a uno spazio in cui i protagonisti siano personal trainer o persone che hanno fatto del fitness il protagonista della propria vita.

Sono entusiasta di iniziare la rubrica A tu per FIT con un allenatore che, prima di tutto, è un grande amico!

Matteo Bartoli: 30 anni, fiorentino doc. Il suo approccio con lo sport inizia fin da piccolo. Correre, nuotare, giocare a pallavolo, calcio…l’importante, per lui, è muoversi!

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Consapevolezza Digitale: è tempo di parlarne?

È sempre l’ora giusta per parlare di consapevolezza digitale.

consapevolezza digitale

Lo scorso sabato mattina ho avuto l’occasione di parlare di Digitale e Web a un gruppo di ragazzi al quinto anno di liceo.

Nonostante la sensazione di non sentirsi sufficientemente all’altezza per affrontare la questione, ho accettato subito e con piacere l’invito.

Perché?

Perché sono convinta che, ora più che mai, ci sia bisogno di parlare dell’argomento ai giovanissimi e farli ragionare sulle possibilità e le minacce – il caso del gioco Balena Blu è solo l’ultimo – che il digitale ha aperto a ciascuno di noi.

È da tempo che sento il desiderio di guardarli negli occhi e discutere con loro dell’utilizzo dei social media.

Quello di cui hanno bisogno non sono istruzioni su come aprire un profilo social, postare una foto o commentare gli stati altrui.
Il punto è quello di ragionare su come presentasi nei propri account social, quali foto postare, con quale tono lasciare commenti. In due parole:

 

consapevolezza digitale.

 

Non si tratta solo di netiquette ma di una vera e propria educazione all’utilizzo di nuovi spazi sociali sui quali ogni giorno passiamo molto del nostro tempo.

La difficoltà sta nel delineare questa educazione in quanto nuova e in definizione.
Muta nel momento stesso in cui ragioniamo al riguardo. I confini labili che presenta, però, non possono e non devono essere il pretesto per restare fermi a guardare cosa succederà.

Mi piace interrogarmi sul tema, provare a dare delle risposte e soprattutto trovo fondamentale il dialogo con chi, con i social media, ci è nato senza avere un metro di paragone tra un prima e dopo l’esposizione dell’IO online. Senza avere una griglia predeterminata di come funzioni questo spazio fluido ed estremamente potente.
Quando parlo di consapevolezza intendo

quel tipo di sapere che dà forma all’etica, alla condotta di vita, alla disciplina, rendendole autentiche

e ritengo che dialogare con loro sia un piccolo passo per iniziare a renderli coscienti e, probabilmente, diventarlo sempre di più insieme a loro.

Nell’attesa di incontrare ancora tante classi mando un grazie di cuore ai ragazzi che ho incontrato.
Grazie per il tempo che hanno dedicato ad ascoltarmi e fare domande.

Ah, abbiamo parlato anche di web star e influencer! Ma di questo ve ne parlo nel prossimo post!

 

consapevolezza digitale al liceo