Consapevolezza Digitale: è tempo di parlarne?

È sempre l’ora giusta per parlare di consapevolezza digitale.

consapevolezza digitale

Lo scorso sabato mattina ho avuto l’occasione di parlare di Digitale e Web a un gruppo di ragazzi al quinto anno di liceo.

Nonostante la sensazione di non sentirsi sufficientemente all’altezza per affrontare la questione, ho accettato subito e con piacere l’invito.

Perché?

Perché sono convinta che, ora più che mai, ci sia bisogno di parlare dell’argomento ai giovanissimi e farli ragionare sulle possibilità e le minacce – il caso del gioco Balena Blu è solo l’ultimo – che il digitale ha aperto a ciascuno di noi.

È da tempo che sento il desiderio di guardarli negli occhi e discutere con loro dell’utilizzo dei social media.

Quello di cui hanno bisogno non sono istruzioni su come aprire un profilo social, postare una foto o commentare gli stati altrui.
Il punto è quello di ragionare su come presentasi nei propri account social, quali foto postare, con quale tono lasciare commenti. In due parole:

 

consapevolezza digitale.

 

Non si tratta solo di netiquette ma di una vera e propria educazione all’utilizzo di nuovi spazi sociali sui quali ogni giorno passiamo molto del nostro tempo.

La difficoltà sta nel delineare questa educazione in quanto nuova e in definizione.
Muta nel momento stesso in cui ragioniamo al riguardo. I confini labili che presenta, però, non possono e non devono essere il pretesto per restare fermi a guardare cosa succederà.

Mi piace interrogarmi sul tema, provare a dare delle risposte e soprattutto trovo fondamentale il dialogo con chi, con i social media, ci è nato senza avere un metro di paragone tra un prima e dopo l’esposizione dell’IO online. Senza avere una griglia predeterminata di come funzioni questo spazio fluido ed estremamente potente.
Quando parlo di consapevolezza intendo

quel tipo di sapere che dà forma all’etica, alla condotta di vita, alla disciplina, rendendole autentiche

e ritengo che dialogare con loro sia un piccolo passo per iniziare a renderli coscienti e, probabilmente, diventarlo sempre di più insieme a loro.

Nell’attesa di incontrare ancora tante classi mando un grazie di cuore ai ragazzi che ho incontrato.
Grazie per il tempo che hanno dedicato ad ascoltarmi e fare domande.

Ah, abbiamo parlato anche di web star e influencer! Ma di questo ve ne parlo nel prossimo post!

 

consapevolezza digitale al liceo

 

 

Perché l’instameet con Canon mi ha convinta?

È passata una settimana dall’evento organizzato da IgersMilano e Canon Italia con Regione Lombardia e inLOMBARDIA.

Un incontro TOP. Letteralmente.

Dalla Terrazza al 38esimo piano del Palazzo Regione Lombardia, aperta in esclusiva per gli Igers, grazie agli strumenti messi a disposizione da Canon Italia, abbiamo potuto immortalare Milano in tutta la sua maestosa bellezza.

Il merito dello scatto è tutto della città e della macchina fotografica con la quale mi hanno permesso di scattare! 

milano - instameet

Il tour è stato mozzafiato sia per il panorama che per le bellissime persone con le quali ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere tra una foto e l’altra.

Perché il binomio Igers – Canon mi ha convinta?

Ho partecipato a diversi ritrovi con gli amici di IgersArezzo, IgersBologna, IgersVenezia. Tutti gli eventi organizzati da InstagramItalia sono unbranded, motivo per cui vedere la collaborazione con una tra le maggiori case produttrici mondiali di fotocamere digitali, videocamere e stampanti mi ha, inizialmente, lasciata interdetta.

Poi ho valutato la collaborazione da altre angolazioni.

Dando per scontato che macchine fotografiche e Instagram App appartengono entrambe al mondo iconico, un aspetto che trovo più interessante è quello della filosofia del brand che si costruisce sul termine Kyosei che in giapponese significa “vivere e lavorare insieme per il bene comune” e coincide bene con la filosofia della community degli instagrammers: appassionati fotografi o aspiranti tali che insieme promuovono il territorio nella sua bellezza fisica e culturale per il bene di tutti.
Dopo l’experience posso dire che il brand ha saputo cogliere lo spirito degli instameet, ha saputo essere presente ma non invadente, accogliente e discreto.
Il team di Canon ci ha salutati e ci ha lasciati liberi di scegliere tra modelli di macchine e obiettivi, senza vincoli, senza regole.

Scegli, scatta, divertiti e condividi.

Certo uno sguardo analitico post evento su ritorno d’immagine, numero di foto postate, sentiment generato, è d’obbligo. Quel che è certo è che il ritorno è assolutamente spontaneo. Come il post che sto scrivendo che non mi è stato commissionato da nessuno!

Ci è stata offerta una location esclusiva e gli strumenti perfetti per rendere giustizia al panorama milanese.
Sì, la combo mi ha assolutamente convinta.

Ancora una volta grazie a tutti coloro che hanno reso bella la mattinata.