Valentino Rossi chiude la sua carriera nel MotoGp di VALEncia

Valentino Rossi va in pensione. Una ricorrenza a cui voglio dedicare un articolo speciale.

Devi sapere, infatti, che Vale, leggenda della MotoGP, si chiama come si chiamava mio nonno: Valentino Rossi, artigiano di bottega.

Per questa simpatica coincidenza, nel 1998, quando il pilota debuttava nella classe 250, iniziai a tifare per lui. Senza un vero motivo ero orgogliosa dell’omonimia, la utilizzavo come un vanto con i miei compagni delle elementari!

Seguivo le gare domenicali con la supervisione di quello che per me è, e sempre sarà, il Valentino numero uno. Ricordo il pathos, accentuato dalle indimenticabili telecronache di Guido Meda che non si limitava a raccontare gli avvenimenti, urlava poesie sulle gesta di Valentino.

Indipendentemente dal risultato di gara, fino all’ultima curva, lo incitavo dal divano in una sorta di incoraggiamento telepatico!

Cosa rende unico Valentino Rossi?

Con nove titoli mondiali conquistati è uno tra i piloti più titolati del motociclismo. L’unico pilota nella storia del motomondiale ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6).

Senza dubbio, i risultati sarebbero sufficienti a definirlo “leggenda”. 

Ma ciò che lo ha reso inimitabile è la sua personalità.

Rossi ha sempre dimostrato un’innata capacità di conquistare il pubblico con i suoi incredibili modi di celebrare ogni successo: travestimenti, prese in giro, scenette divertenti…Quel sistema unico di comunicare le vittorie è diventato un suo tratto distintivo che ha avvicinato molte persone al Moto Mondiale, anche quelle che non erano appassionate delle due ruote.

E come dimenticare i confronti, a volte molto accesi, con i suoi avversari storici? Anche questo ha contribuito a caratterizzare il personaggio, così come il coraggio che lo ha portato a superare i limiti della fisica regalando show indimenticabili.

Ecco perchè Valentino Rossi è unico e amato dai suoi tifosi.

In un paio di occasioni ho visto da vicino il calore delle persone nei confronti di The Doctor:

  • Nel 2013, nella sua terra natale, Tavullia. Ho fatto colazione in un bar tappezzato da cartelloni, fotografie, dediche. Dal Comune sventolava una bandiera con il 46, c’era lo shop con il suo merchandising e il ristorante Da Rossi…Un luogo attraverso cui le persone lo celebrano davvero in ogni angolo. 
  • Nel 2011, passaggio di Rossi in Ducati. Ero in prima fila alla presentazione della nuova stagione in piazza Maggiore, a Bologna, città dove studiavo. Eravamo tantissimi. Al termine, con la mia amica, ci siamo date a corsa nella speranza di riuscire a incrociarlo all’uscita sul retro. (Spoiler: ci è passato davanti con la macchina, i vetri erano oscurati…)

L’affetto è il mezzo con il quale i tifosi ringraziano Valentino Rossi per lo spettacolo che ha sempre regalato, per la passione che ha messo nelle corse e che è arrivata anche a noi, rendendoci parte del suo percorso, fino alla fine.

Caro Vale,

il 14 novembre terminerai un lungo, emozionante e importantissimo capitolo della tua vita.

Sarà strano cambiare abitudini consolidate da oltre vent’anni. All’inizio farà un po’ paura, ma poi, vedrai, sarà uno spettacolo: un po’ come tutto ciò che hai fatto fin qui. 

E allora, Vale, ti auguro una meravigliosa ultima gara. Forse la prima dove non dovrai preoccuparti davvero della posizione d’arrivo, ma di registrare le mille sfumature di emozioni che vivrai in sella alla tua due ruote in questo saluto alla MotoGP.

In tanti saranno lì a renderti omaggio, in tantissimi ti seguiremo da casa, pronti a saltare sul divano non appena chiuderai l’ultimo giro, tagliando il traguardo.

A quel punto non ci sarà nient’altro da aggiungere. 

Avremo gli occhi lucidi.

È stato bello, bellissimo. In bocca al lupo, caro Vale. 

Grazie per lo spettacolo che ci hai regalato, grazie per lo spettacolo che sei.

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